La tecnologia aiuta i negozi a superare la carenza del personale, e questo non ci deve spaventare. Il settore della vendita al dettaglio sta affrontando una carenza di manodopera che si prevede persisterà nel 2023 e fino al 2024. I retailers devono trovare modi creativi per fornire un servizio clienti di alta qualità.
Ma cosa sta causando questa situazione? La carenza di personale nei negozi può essere attribuita a una serie di fattori, considerando che la combinazione di questi fattori può variare a seconda della località geografica e del tipo di negozio:
Condizioni lavorative: Il lavoro nei negozi può essere fisicamente impegnativo, con lunghe ore e la necessità di lavorare nei fine settimana e durante le festività. Alcuni potrebbero trovare queste condizioni sfavorevoli e cercare occupazioni con orari di lavoro più flessibili o con un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata.
Pandemia COVID-19: La pandemia ha avuto un impatto significativo sul settore retail. Molti negozi sono stati chiusi per lunghi periodi.
Trasformazione digitale: L’ascesa dell’e-commerce e la crescente preferenza dei consumatori per gli acquisti online hanno ridotto il numero dei negozi fisici.
Migrazione lavorativa: Alcuni lavoratori potrebbero essere attratti da settori che offrono migliori condizioni lavorative, benefici, opportunità di carriera e salari più alti.
La carenza di manodopera e la tendenza in crescita dell’e-commerce e dello shopping personalizzato rende necessaria l’adozione di nuove tecnologie, ormai percepite come fondamentali per il successo del negozio. I retailers che non investono nella tecnologia sono e rimarranno a rischio di perdere clienti fedeli, quote di mercato e ricavi. Nei negozi si cerca pertanto di incrementare la tecnologia nel proprio flusso lavorativo: molte aziende stanno adottando tecnologie più avanzate per mantenere la loro produttività ad un livello competitivo. Questo può includere l’uso di sistemi di automazione per gestire le operazioni di routine, l’adozione di intelligenza artificiale per migliorare la precisione e l’efficienza, e l’uso di tecnologie digitali per migliorare l’esperienza del cliente. Ad esempio, i negozi potrebbero installare chioschi di self-service, che permettono ai clienti di effettuare ordini e pagamenti senza l’aiuto di un commesso. Allo stesso modo, le tecnologie di intelligenza artificiale possono essere utilizzate per automatizzare processi come l’elaborazione degli ordini, il rifornimento delle scorte, o persino la pulizia e la manutenzione del negozio.
Tuttavia, è importante notare che l’introduzione di queste tecnologie può comportare alcune sfide. Per esempio, può essere necessario formare il personale esistente, o potrebbe essere necessario investire in nuove infrastrutture per supportarle. Inoltre, mentre l’automazione può aumentare l’efficienza, può anche portare al pensiero che l’apporto umano non sia più così tanto necessario: è il classico pensiero che “le macchine prenderanno il nostro lavoro”. Ma è vero esattamente l’opposto: la tecnologia sta migliorando il modo in cui svolgiamo le nostre mansioni e ci sta rendendo migliori. I retailers stanno oggi sperimentando un sano ritorno dei consumatori nei negozi fisici, e affrontando allo stesso tempo l’adozione di un nuovo modo di fare acquisti attraverso l’e-commerce. Mentre entrambi diventano metodi utilizzati dai consumatori per fare acquisti, i negozianti vedono sfumare i confini tra online e in negozio. Fornire al personale una tecnologia end-to-end che li aiuti a incontrare il consumatore ovunque stiano facendo acquisti migliora la loro capacità di raggiungere livelli di produttività più elevati e migliorare il servizio clienti, sia online che nel negozio.
la tecnologia è un valore aggiunto? In conclusione, la tecnologia nei negozi può avere sia un impatto sostitutivo che complementare rispetto al lavoro dei commessi, a seconda del contesto e del tipo di tecnologia utilizzata.
Da un lato, l’automazione e l’intelligenza artificiale possono sostituire alcuni dei compiti tradizionalmente svolti dai commessi, come la gestione delle scorte, l’elaborazione dei pagamenti o l’assistenza per gli ordini. D’altro canto, la tecnologia può anche essere vista come un valore aggiunto che aiuta i commessi a svolgere il loro lavoro in modo più efficiente e a migliorare l’esperienza del cliente. Ad esempio, i sistemi di gestione delle relazioni con i clienti possono aiutare i commessi a personalizzare le interazioni con i clienti, fornendo informazioni utili come le preferenze di acquisto o il comportamento di acquisto passato. Quindi, la tecnologia può sì sostituire alcuni compiti dei commessi, ma ciò permette di migliorare la loro capacità di fornire un servizio clienti di qualità. La chiave è trovare il giusto equilibrio, in modo da sfruttare i benefici della tecnologia senza perdere l’elemento umano che è spesso fondamentale per un’esperienza di acquisto positiva.